Messaggi di Palestina libera

 

14.09.2006

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UNO. Ultime dalla Palestina
DUE. Senza giustizia non ci sara' pace in Medio Oriente
TRE. Soldati israeliani seviziano un giovane palestinese e si fotografano con il suo cellulare
QUATTRO. Appello dello storico Angelo d'Orsi contro il ricatto dell'antisemitismo
CINQUE. L'unita' palestinese
SEI. Caravanserraglio di Nablus

UNO.

Ultime dalla Palestina

il giudice revoca la decisione di rilasciare i politici palestinesi imprigionati.

Le rivelazioni di un comandante israeliano: l'aviazione ha sganciato 1.2 milioni di cluster bomb sul Libano http://www.infopal.it/home.asp

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DUE.

Senza giustizia non ci sara' pace in Medio Oriente Assemblea nazionale a Roma, sabato 16 settembre Ore 10.30, sala di via dei Reti 25,

 

(zona S.Lorenzo-Universita', 10 minuti a piedi da staz.Termini)

 

I punti in discussione:

 

1) Iniziative dei prossimi mesi e convocazione di una nuova manifestazione nazionale in solidarieta' con

la resistenza dei popoli della Palestina, del Libano, dell'Iraq e di tutto il Medio Oriente.

La discussione prevede anche il confronto sulla prossima manifestazione del 30 settembre gia'

convocata da alcune organizzazioni del movimento contro la guerra.

2) Discussione e avvio della campagna tesa all'abrogazione dell'accordo di cooperazione militare fra Italia e Israele,

3) 'O sanzioni o boicottaggio. Se non le fanno i governi le metteremo in pratica noi'. Discussione

sul rilancio della campagna per le sanzioni politiche ed economiche/boicottaggio nei confronti del

governo israleiano fino al completo ritiro delle sue truppe e colonie da tutti i Territori Palestinesi occupati.

4) Discussione sulla missione militare in Libano e sulla campagna  per il ritiro delle

truppe italiane dai teatri di guerra (Iraq, Libano, Afganistan)

 

I lavori in via dei Reti dovranno terminare intorno alle ore 17.00. Si prega di essere molto puntuali.

 

E' previsto un collegamento telefonico con la delegazione 'Per non dimenticare Sabra, Chatila e Cana' in corso in Libano.

 

Il rilancio della discussione e della mobilitazione viene resa ancora piu' urgente dal concreto rischio che l'Italia e l'Unione Europea si rendano complici di un intervento internazionale in Libano destinato a fare il 'lavoro sporco' per conto di Israele e degli Stati Uniti mentre una giusta soluzione dei diritti della Palestina continua ad essere annichilita dalla politica israeliana. Su questo chiamiamo sin da ora al confronto, all'iniziativa e alla formulazione di proposte tutte le forze che hanno compreso come oggi in Medio Oriente nulla sia piu' come prima e come l'Italia non puo' continuare a rendersi complice di un mattatoio alimentato dalla competizione tra gli interessi coloniali europei e quelli statunitensi-israeliani.

 

Il Forum Palestina

 

Per informazioni ed osservazioni: forumpalestina@libero.it ; www.forumpalestina.org

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TRE.

Soldati israeliani seviziano un giovane palestinese e si fotografano con il suo cellulare

http://www.tlaxcala.es/section.asp?section=4&lg=it

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QUATTRO.

I musicisti palestinesi del gruppo Sanabel ancora bloccati in Italia "VOGLIAMO TORNARE A CAppello dello storico Angelo d'Orsi contro il ricatto dell'antisemitismo

 

Cari Amici e Colleghi, care Amiche e Colleghe,

ecco il testo finale dell'APPELLO con l'elenco delle

adesioni fino al 5 settembre 2006. L'appello e' stato

tradotto in spagnolo (castigliano) e francese.Si cercano volontari per traduzione almeno in  inglese. E in eventuali altre lingue. L'appello sara', a partire dal 12 settembre, su www.historiamagistra.org dove si potranno anche aggiungere altre firme di adesione. Sara' mia cura informarvi di successive iniziative. Intanto mentre  ringrazio tutti/e per la collaborazione e la pazienza, prego di controllare che i vostri dati siano corretti, di far circolare ulteriormente l'Appello per ottenere altre adesioni, e vi prego di segnalarmi ogni iniziativa in preparazione presso i vostri atenei o in altre sedi culturali. Con la piu' viva cordialita', Vostro, A d'Orsi

 

Prof. Angelo d'Orsi

Universita' di Torino

Dipartimento di Studi Politici

Via Giolitti 33 10123 Torino

tel. +39 011 6704107 (centr. 4101) fax +39 011 6704114

ab. +39 011 6504402 mob. +39 333 5275095

angelo.dorsi@unito.it angelo.dorsi1@libero.it

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CINQUE.

L'unita' palestinese http://fr.news.yahoo.com/060913/340/564wm.html

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SEI.

SCaravanserraglio di Nablus

Care tutte e tutti,

anche le piccole cose contano. A Nablus, nella vecchia citta', vi  e' un  caravanserraglio, patrimonio culturale di grande valore  che nei secoli si e' degradato e negli  ultimi anni e' stato colpito e ferito dai tanks israeliani.

Accanto vi era una storica fabbrica di sapone, distrutta nel 2002 dai colpi dei  soldati israeliani.  Il comune di  Nablus in un progetto in comune con l' Unesco e l' Universita' di Al Naja'a con il sostegno economico della Commissione Europea  ha iniziato l' operazione di restauro. Spesse volte con i gruppi di solidarieta' siamo andati a vedere i lavori di restauro. Con le ultime elezioni il comune di Nablus ha un sindaco di Hamas. L' Unione Europea con una politica che

dobbiamo far cambiare aveva sospeso i finanziamenti perche' andavano alla municipalita' di Nablus. In Agosto sono stata a Nablus e mi hanno detto che la chiusura del cantiere, oltre ai danni culturali, aveva tolto il lavoro a molti palestinesi. Ho parlato con  il responsabile Unesco, l'architetto Osam Hamdem che seguiva i lavori e mi hanno raccontato le nefaste conseguenze della sospensione dei finanziamenti Ue. Ho immediatamente parlato con il responsabile Ue a Gerusalemme che mi ha detto che non poteva fare nulla. Insieme ad Osama e Fontana dell'Unesco abbiamo pensato che la proposta da fare era nell'immediato chiedere che i finanziamenti andassero direttamente all' Unesco. Al mio ritorno a Bruxelles ho immediatamente parlato con il responsabile dei progetti Ue, argomentando sulla gravita' della sospensione del progetto e sul fatto che avrebbero potuto trasferire i finanziamenti all' Unesco. Non ha detto immediatamente si ma che avrebbero valutato la proposta.

Dopo una settimana mi ha comunicato la mia richiesta era stata accolta e che la Commissione avrebbe provveduto a trasferire i fondi all' Unesco.  Potete certo immaginare la mia gioia e soprattutto quella dei palestinesi coinvolti nel progetto. Piccola cosa dicevo, ma dimostra che qualcosa si puo' ottenere.

 

Il problema vero pero' rimane quello della fine dell'occupazione militare israeliana e nell'immediato la fine delle sanzioni politiche ed economiche  al governo palestinese legittimamente eletto.

Per questo dobbiamo fare pressioni sull' Unione Europea e sui nostri governi.

Un aiuto puo' venire anche dalle autorita' palestinesi se riuscissero a formare un nuovo governo di unita' nazionale sulla base del documento dei prigionieri politici palestinesi che riconosce lo stato palestinese sui territori occupati del 67 implicitamente riconoscendo lo stato israeliano, una delle condizioni Ue per riprendere i finanziamenti in modo diretto e non con lo strumento temporaneo che crea enormi problemi di gestione, discrimina gli aiuti e punisce collettivamente la popolazione palestinese. Un abbraccio. Luisa Morgantini

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