comunicato ministero sanità Gaza – 30 luglio 2014

Pubblicato il 31 luglio 2014 da Gazzella
 

CONFERENZA SPAMPA MINISTERO SALUTE GAZA- PALESTINA

30 luglio 2014

Aver ucciso profughi in un luogo ritenuto sicuro è un punto di forza per israele”.

Questo il commento del Ministero della Salute all’attacco israeliano contro la scuola Unrwa di Jabalia.

L’omicidio di famiglie disperate che hanno trovato rifugio in luoghi che pensavano sicuri è diventato il punto di forza di israele.

La scuola elementare per ragazze Abu Hussein dell’UNRWA a Jabalia, che ospita 3.300 sfollati, è stata attaccata ieri sera: 15 i martiri 90 i feriti . Con questa azione sono 6 le scuole che sono state colpite dall’esercito israeliano dall’inizio dell’aggressione.
“La situazione della scuola elementare per ragazze di Jabalia era nota all’autorità israeliana: la scuola ospitava migliaia di sfollati e tale condizione era stata comunicata all’esercito israeliano diciassette volte, questo per garantirne la sua protezione. L’ultima comunicazione alle ore 08:50 di ieri sera, cioè poche ore prima del bombardamento “ha detto il portavoce dell’Unrwa Chris Gunness in un comunicato stampa di oggi.
I morti e i feriti sono civili che avevano abbandonato le loro case perché l’esercito israeliano aveva ordinato l’evacuazione delle abitazioni. Persone che pensavano di essere protette e sono state colpite mentre dormivano.
I morti e feriti si ritenevano in un luogo protetto, un rifugio delle Nazioni Unite, luogo designato per gli sfollati.
I morti ei feriti sono stati colpiti non per un errore; sono vittime di una serie deliberata di attacchi, da parte dell’esercito israeliano, contro luoghi conosciuti e affollato di civili.
UNRWA ha indagato sugli attacchi ed individuato i frammenti: “La nostra prima valutazione è che a colpire la nostra scuola sia stata l’artiglieria israeliana.”
Come gli ospedali di Gaza stanno lottando per far fronte alla situazione, morti e feriti, i palestinesi stanno lottando per capire come la comunità internazionale, in particolare le Nazioni Unite, possa stare in silenzio davanti al massacro di civili, anche in strutture dell’ONU che dovrebbero essere luoghi protetti..
Palestinesi e persone di tutto il mondo, stanno cercando di capire perché la Comunità Internazionale, in particolare le Nazioni Unite, non ha preso alcuna iniziativa concreta per fermare la carneficina israeliana.
Il Ministero della Salute di Gaza esprime orrore per questo ultimo attacco israeliano, ma anche per la mancanza di un’azione incisiva da parte della Comunità Internazionale. Chiediamo una immediata presa di posizione internazionale, sia politica che umanitaria, per porre fine alla furia rabbiosa da parte delle forze militari israeliane contro i civili di Gaza, per arginare la marea di sangue che scorre nelle nostre case, scuole, ospedali e strade. E’ abbastanza!

Tradotto G.B.

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