Gazzella: situazione

Pubblicato il 1 settembre 2002 da Gazzella
 

A tutte e a tutti gli “adottanti” di Gazzella

Care amiche e cari amici,

con molti di voi in questi mesi ci siamo sentiti per telefono, via e-mail o per posta e quindi molti sono al corrente della situazione di Gazzella. Poichè però ci sono altri “adottanti” con i quali l’ultimo contatto epistolare risale all’invio (ottobre 2001) del resoconto del nostro ultimo viaggio a Gaza (agosto 2001), ci sembra doveroso riassumere il punto a cui siamo.

    1. Negli ultimi mesi le sottoscrizioni sono state assai numerose, ma una serie di ostacoli tecnici (la chiusura di Gaza per lunghi periodi, la sospensione per oltre tre settimane degli unici nostri contatti con il Medical Relief per il blocco totale del loro server, la difficoltà, in queste condizioni, di concordare una data per la nostra équipe che deve consegnare i soldi,ecc.) hanno ritardato assai più del prevedibile la nostra andata sul posto.
    2. Abbiamo ricevuto una settimana fa finalmente le liste dei nuovi bambini feriti ( una lettura, vi assicuriamo, sconvolgente ) e stiamo provvedendo all’accoppiamento dei nomi con quelli di voi che hanno iniziato recentemente a inviare i soldi. Dovreste al più tardi riceverli entro i prossimi dieci giorni, comunque sappiate che il lavoro è in corso.
    3. In questo momento, riallacciate finalmente le comunicazioni e-mail, abbiamo fissato coi nostri corrispondenti di Gaza il viaggio della nostra équipe per la prima settimana di marzo.
    4. In quell’occasione consegneremo direttamente ad ogni famiglia la cifra che si è accumulata da agosto a tutto gennaio quindi, grosso modo, l’equivalente di ciò che ognuno ha versato per ogni singolo bambino ( 660.000 lire pari a 340.86 euro.) Faremo tutto il possibile per fotografare il ragazzo adottato così che possiate rendervi conto delle sue condizioni e, se fosse a scuola o comunque fuori casa, fotograferemo i familiari in modo che almeno con uno scatto fotografico possiate sentirvi vicini a lui
    5. Non vogliamo ripetervi quanto ci siamo detti già varie volte e di cui sia voi che noi siamo perfettamente consapevoli. Quella di “Per Gazzella” è un’adozione del tutto anomala e sia noi che voi teniamo molto a questa sua eccezionalità. Non ci sono adozioni migliori o peggiori, ma diverse le une dalle altre sì. Adottando a distanza un bambino/a palestinese ferito/a nella Striscia di Gaza sapevate fin dall’inizio di aver scelto un’adozione “difficile”. E non solo perché per lunghi periodi questi bambini e le loro famiglie rimangono isolati dai blocchi israeliani, perché non sono raggiungibili per posta, perché le rimesse via banca sono inagibili, ma anche perché, proprio per tutte queste ragioni, il rapporto umano diretto che tanto gratifica in un’adozione a distanza è sporadico e difficoltoso . Ma chi di voi ha scelto “Per Gazzella” probabilmente lo ha fatto proprio perché sa che, come dicono i bellissimi versi di Gianni Rodari “E’ difficile fare/ le cose difficili:/parlare al sordo,/mostrare la rosa al cieco “. E noi e voi vogliamo “fare una cosa difficile” e cioè impedire che, solo perché gli israeliani li vogliono isolare, i bambini di Gaza rimangano isolati. E’ la nostra e la vostra una sfida. Chi di noi ha avuto la fortuna di entrare nella casa di un campo profughi di Jabalja, di Khan Younis, di Rafah , di parlare con questi bambini e ragazzi, di bere il thè con le loro mamme, sorelle, padri, fratelli, di consegnare i soldi spiegando che sono l’espressione della vostra solidarietà con la loro lotta e non un’elargizione caritatevole, sa che “Per Gazzella” è una cosa giusta, che va fatta nel modo con cui la facciamo,( senza usare intermediari realizzando tutte le volte un rapporto diretto) anche se spesso quest’attività costa molta fatica. “Parlare al sordo, mostrare la rosa al cieco”, vale la pena ed è giusto.
    6. Gli “adottanti” si stanno dando molto da fare. Non intendiamo in nessun modo trasformare “Per Gazzella” in una struttura associativa ( anche se stiamo costituendo una Onlus per rendere possibile lo sgravio fiscale) , ma siamo felicissimi di vedere il suo sviluppo spontaneo come “rete” di iniziative di singoli e di gruppi. A Vicenza è stato promosso un incontro che ha avuto ottimi risultati, a Lodi un’associazione musicale e culturale ci ha invitato ad una sua riuscita iniziativa offrendoci fondi per Gazzella, a Roma il cartoonista internazionale Apicella ci ha devoluto generosamente tutti gli incassi delle vendite di una sua riuscita mostra.
    7. Il 21 febbraio per iniziativa e grazie al contributo del Comune di Rosignano (Li) si aprirà nel castello di Castiglioncello una Mostra delle foto dei “vostri” bambini e dei disegni di altri piccoli palestinesi e in quest’occasione si svolgerà il Primo Seminario nazionale di Gazzella sulla situazione dei bambini palestinesi feriti, con la partecipazione di esponenti del Medical Relief (Speriamo possano arrivare!) e di psicologi, medici e docenti italiani. Poiché a quest’iniziativa vorremmo dare molto rilievo, vi preghiamo di fare il possibile per partecipare. Sarebbe una bella occasione per conoscerci e incontrarci
    8. Abbiamo un bellissimo e utilissimo sito internet:

http://web.tiscali.it/gazzella

dedicato totalmente a Gazzella. Consultatelo e mettetevi in contatto con noi

<pergazzella@katamail.com>

Un ultimo, ma per noi essenziale, dettaglio tecnico: sempre più spesso i bonifici bancari non contengono i vostri recapiti e noi non sappiamo come rintracciarvi. Quando li compilate, esigete che trascrivano i vostri dati e comunque fateci avere via e-mail o posta o telefono i vostri indirizzi, numeri del telefono ed e-mail, perché siamo quasi a terra dal punto di vista dell’indirizzario.

Se non potete o volete comunicare con noi attraverso il sito, potete scrivere, telefonare, faxare, comunicare per e-mail indirizzando alla Segreteria Operativa:

Gazzella Onlus

Cas. Post. 7240

00100 Ag. Roma Nomentano

Tel-Fax 0686326642

e-mail: pergazzella@katamail.com

http://web.tiscali.it/gazzella

http://www.gazzella-onlus.com

Arrivederci e fateci avere vostre notizie

“Per Gazzella”

Marisa, Sergio, Francesca, Antonella e altri

Roma, 9 gennaio 2002

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