il manifesto, 2 ottobre 2004

Note per la Palestina

Musica Una campagna per un concerto contro Sharon. Stasera si suona a Sheffield

Dave Campbell*

Sheffield

 

Per molti di noi, il concerto per Nelson Mandela, celebrato a Londra nel giugno del 1988, ha segnato l'inizio della fine dell'apartheid in Sud Africa. Seidici anni dopo, sara' di nuovo capace la musica di vincere un altra sfida: contribuire a far finire l'occupazione israeliana della Palestina? A Sheffield, citta' industriale inglese che ha dato al mondo gruppi come Pulp, Moloko, Human League e Cabaret Voltaire, crediamo di si'. Alle 20 di stasera (le 21 in Italia), la sezione di Sheffield della Palesatine Solidarity Campaign nazionale ospitera' un concerto per la Palestina per richiedere la fine dell'occupazione (in live webcast su www.sheffieldpsc.org.uk). L'abbiamo organizzato in sostegno di una campagna per un concerto mondiale per la Palestina, lanciata a maggio da Gazzella, una onlus italiana che aiuta la riabilitazione di bambini feriti da armi da fuoco nei territori occupati. Da allora, il website con l appello indirizzato ai musicisti di tutto il mondo - concert4palestine.org - ha registrato piu' di 22.000 voti.

I segnali che e' arrivato il momento per un concerto mondiale per laPalestina sono tanti. Gerald Kaufman, un parlamentare inglese che ha passato la vita a difendere Israele, ora dice che il governo di Sharon puo' essere riportato alla ragione solo attraverso un boicottaggio internazionale. "Imporre sanzioni e un embargo sulla vendita di armi non sara' facile," dice Kaufman. "Ma e' per questo che c'e' bisogno di una forte campagna internazionale". In Gran Bretagna, una parte del mondo della musica sembra pronto. A luglio, musicisti del rango di Roger Waters (ex Pink Floyd), Damien Rice e Billy Bragg hanno sottoscritto una campagna dell'Ong britannico War on Want per togliere il muro illegale che Israele sta costruendo nei territori occupati, ma finora nessuna stella della musica si e' iscritta a suonare al concerto che noi sogniamo. Ma e' importante ricordare che il concerto per Mandela dell'88 non e' stato fatto in una notte. E' stato il culmine di una serie di concerti piu' piccoli che si sono tenuti in giro per l'Inghilterra durante quell'anno. La svolta e' arrivata quando i Simple Minds hanno di suonare allo Wembley Stadium. Il resto e' storia. Oggi la musica e' chiamata a fare storia ancora una volta. Ci appelliamo a tutti quelli che suonano perche' organizzino un concerto per la Palestina nella lorocitta', nel loro quartiere, nel loro centro sociale. Insieme possiamo mandare un messaggio chiaro a Ariel Sharon: che l'oppressione e l'ingiustizia non hanno piu' posto nel mondo che noi vogliamo.

* Attivista della Sheffield Palestine Solidarity Campaign el risponsabile in Gran Bretagna di concert4palestine.org

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